Newsletter e DEM, gemelli diversi
Altri due termini del linguaggio della comunicazione che si usano spesso, ma altrettanto frequentemente vengono confusi tra loro: forse perché hanno un minimo comune denominatore. In entrambi i casi parliamo di email che arrivano nella nostra casella di posta elettronica con una certa regolarità, ma hanno forma, contenuti e finalità diversi.
Si assomigliano, certo, proprio come capita ai fratelli, addirittura potremmo paragonarle ai gemelli, anche se newsletter e DEM si distinguono per le proprie, specifiche, peculiarità. Proviamo a riconoscere le differenze e individuare le opportunità che offrono.
Cosa s’intende per newsletter?
Come obiettivo principale, la newsletter informa, offre un contenuto di tipo giornalistico. Usando un termine vintage, potremmo dire che si tratta di un “bollettino informativo”. Questo genere di comunicazione arriva tramite email ed è composto da più notizie impaginate, con titoli ad hoc, brevi testi introduttivi e link che rimandano alla lettura completa degli articoli. Potremmo avere l’impressione di trovarci di fronte a un vero e proprio magazine, anzi, alla vetrina di un magazine, perché presenta una selezione delle news più attuali e interessanti a cui possiamo accedere, in forma integrale, raggiungendo un sito web. La newsletter, in pratica, fornisce quel genere di informazioni di potenziale interesse per chi le legge, senza apparire (smaccatamente) pubblicitarie.
Chi manda e chi riceve la newsletter? Solitamente a inviarle è un’azienda, un’associazione o un ente che intende comunicare rivolgendosi direttamente ai propri contatti – clienti, associati, altro… – per aggiornarli sulle novità (di prodotto, servizio…) e su iniziative di vario genere (eventi, congressi, fiere…). Naturalmente l’invio delle newsletter non è casuale e sporadico ma deve far parte di una più ampia strategia di comunicazione e marketing, definita e programmata. Il consiglio è di seguire una regolare cadenza, non eccessivamente ravvicinata, per evitare l’effetto spamming, ma nemmeno troppo diluita, per non perdere il contatto. Le newsletter sono, quindi, utilizzate per fidelizzare i potenziali clienti e aumentare le interazioni con i propri contatti.
Cosa s’intende per DEM?
Per esteso, Direct Email Marketing è il significato dell’acronimo DEM. Parliamo sempre di email, ma siamo su un terreno diverso: quello esplicitamente pubblicitario. I contenuti di questo messaggio utilizzano gli stessi codici dell’advertising, ovvero sono presenti visual ed headline accattivanti con lo scopo di promuovere prodotti o servizi. Il grande vantaggio della DEM rispetto all’ADV tradizionale risiede nella personalizzazione del messaggio, che viene inviato a una mailing list precisa e profilata. In pratica, è una pubblicità che arriva in modo mirato agli utenti giusti, in target, proprio come una freccia che centra il bersaglio! Considerata la precisione della mira, la DEM permette di ottenere alti tassi di conversione verso i siti aziendali. I punti di forza di questo strumento sono il costo molto competitivo, la rapidità di ricezione da parte degli utenti, l’elevata personalizzazione del contenuto, l’alto ritorno dell’investimento e l’accuratezza delle statistiche ricavabili per monitorare i risultati.
Due strumenti a confronto
Queste descrizioni hanno messo in luce le differenze tra due mezzi che pur si somigliano, ma il confronto evidenzia anche altro. La mailing list della newsletter è composta da utenti che hanno deciso di iscriversi per rimanere aggiornati e ricevere notizie e contenuti che ritengono interessanti. I destinatari sono predisposti ad un atto di fiducia e, quindi, occorre non tradirla, offrendo contenuti coerenti con le premesse (e promesse!) iniziali. La newsletter è lo strumento di direct marketing più orientato al branding e alla generazione di traffico di qualità.
Avendo una vocazione commerciale, la DEM viene inviata a gruppi ancora più profilati: individuare la giusta segmentazione del pubblico di riferimento è fondamentale per il successo di quella che senz’altro possiamo definire campagna pubblicitaria. Le condizioni necessarie sono: avere un obiettivo preciso da raggiungere (ad esempio, una nuova promozione) e individuare un arco temporale in cui aspettarsi il risultato. Anche in questo caso, un consiglio: non eccedere nell’invio di DEM, perché potrebbe portare l’utente a stancarsi e a cancellarsi dalla mailing list.
In conclusione, newsletter e DEM sono strumenti simili ma con peculiarità specifiche e, soprattutto, non sono antagonisti: al contrario, si completano tra loro e consentono di definire una strategia efficace, in particolare se affidata ai professionisti della comunicazione.
Se avete ancora dubbi sulle peculiarità e sulle opportunità offerte da newsletter e DEM, ma pensate che possano rientrare efficacemente nelle vostre strategie di marketing, contattateci e troveremo la formula vincente per il vostro business.