Internet ha mandato le fiere in pensione?
Tempo di fiere! Siamo tutti sempre più social, digitali e orientati al web, ma le fiere resistono ancora forse perché il contatto umano non può essere sostituito dalla dimensione virtuale. E’, dunque, importante essere in fiera ma anche saperlo comunicare.
Il piacere della socialità come forma di marketing
Il moltiplicarsi degli strumenti della comunicazione offerto dalle nuove tecnologie porta a domandarsi se gli eventi fieristici, con i loro costi importanti, abbiano ancora senso di esistere e, soprattutto, se effettivamente portino dei risultati. Il dubbio si è radicato soprattutto dopo il periodo del Covid, quando la comunicazione (e i contatti umani!) è transitata solo attraverso la tecnologia: webinar, simulatori, ambienti virtuali, piattaforme social… Passato quel periodo, si è ritrovato il gusto della socialità e un ponderato equilibrio tra questa e i nuovi strumenti a cui, ormai, è impossibile rinunciare. Quindi, ha ancora senso organizzare e partecipare a fiere? La nostra risposta è SI!
L’evento fieristico consente un contatto diretto, vis a vis, tra le persone che nessun social virtuale potrà mai sostituire davvero. E’ ancora oggi l’occasione più efficace per canalizzare l’attenzione dei potenziali clienti, stringere nuove relazioni, intercettare i trend emergenti e capire come si sta evolvendo il proprio mercato di riferimento. Nell’ambito del B2B, la fiera è il momento più importante per conoscersi, per sviluppare un contatto “umano” vero e proprio. Le newsletter, per quanto profilate, non avranno mai una forza tale da sostituire la stretta di mano.
Per essere davvero presenti bisogna farlo sapere
La fiera è, quindi, uno dei principali strumenti per raggiungere e consolidare i propri obiettivi. Ancora meglio se, oltre a partecipare, si comunica la propria presenza in fiera. Ed è qui che entra in gioco l’agenzia o i consulenti che si sono scelti per affiancare l’azienda in questa esperienza.
L’esperto di comunicazione utilizza i mezzi più adatti per ottenere la visibilità dell’azienda e dei suoi prodotti, non solo utilizzando i social in modo professionale ma, ad esempio, svolgendo un’attività di press relations con la stampa di settore. E’ consigliabile avere a disposizione sullo stand un press kit che contenga in primo luogo il, comunicato stampa in cui vengono presentate le principali novità di prodotto oppure che punta su una notizia corporate di interesse per i quotidiani di taglio economico. La cartella stampa si completa con schede specifiche, per illustrare le principali caratteristiche di prodotto (uno strumento comodo anche per gli agenti), e con il materiale fotografico e, volendo, anche il catalogo in formato pdf.
Dalla carta al digitale, il press kit della fiera cambia pelle
Ormai i tempi sono evoluti e la cartella stampa si è trasferita dal vecchio formato cartaceo ai nuovi supporti digitali, decisamente più pratici. Spesso basta un QRcode per scaricare l’intero contenuto di un press kit direttamente sul computer. La presenza in fiera può essere raccontata e comunicata in tanti modi e attraverso altri strumenti, come l’ADV nelle riviste, l’invio di DEM (acronimo di Direct Email Marketing) o con storytelling pubblicati sui profili social.
Chiaramente, le soluzioni possono essere tantissime ed è giusto dare spazio alla creatività e soprattutto affidarsi alle mani di esperti che sapranno consigliare per il meglio.
Quindi, buona fiera a tutti!
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